Il Festival di Musica Antica di Salerno nasce nel 1982, sull’onda del rinnovato interesse per la musica e la pratica musicale antica, con l’intento di riscoprire e riportare alla fruizione di un pubblico sempre più vasto momenti e opere del tutto dimenticati, provenienti soprattutto dall’area meridionale, da sempre serbatoio inesplorato di grandi tesori musicali.

La manifestazione è stata ideata da un nucleo di musicisti che, fin dal 1972, si sono interessati alla musica “antica”, effettuando ricerche in biblioteche italiane e straniere ed eseguendo spesso tale repertorio in concerti e piccole rassegne divulgative.

In seguito a un evidente e sempre crescente successo, si è deciso di organizzare, con la partecipazione di Enti pubblici — il Comune di Salerno, la Provincia di Salerno, l’A.A.S.T., la Soprintendenza ai B.A.A.A.S., l’E.P.T., l’Università, ecc. ecc. — una rassegna ad andamento tematico.

Ogni edizione ha presentato, come un vero e proprio saggio “per exempla”, un aspetto tecnico o contenutistico del periodo compreso tra il medioevo e il barocco. All’evento spettacolare si è unito quello culturale: i concerti sono stati infatti ambientati nei luoghi più antichi della città, in spazi simili a quelli per i quali erano state composte le musiche.

Consolidatosi nel corso degli anni, il Festival appartiene oggi al patrimonio culturale collettivo della città: un successo determinato dall’elevata qualità dei concerti in programma e dalla significativa affluenza di un pubblico di affezionati ascoltatori e giovani sempre più numerosi.

Ogni rassegna si è avvalsa della partecipazione di un gruppo di musicisti specializzati, affermatisi nel corso del tempo a livello internazionale, cui vengono commissionati in esclusiva i concerti secondo il tema scelto: lo scopo è raggiungere un buon livello di collaborazione tra il momento della ricerca teorica e quello dell’esecuzione musicale.

La manifestazione, a cadenza annuale, giunta alla XXII edizione, si è distinta, grazie al costante e crescente successo, come una delle poche rassegne di musica antica del Meridione e l’unica in Italia  almeno sino a diversi anni fa  a carattere tematico.

Fin dalla sua prima edizione, il Festival ha avuto anche il merito di far riscoprire ai cittadini luoghi da poco restaurati della città di Salerno (spesso poco conosciuti), in seguito abitualmente utilizzati per molte altre occasioni culturali.

La prima edizione, nel 1982, ha inaugurato infatti lo splendido castello di Arechi, restituito all’antico splendore dopo un restauro quarantennale, ottenendo un clamoroso, quanto inaspettato, successo: sette giorni di musica, con una straordinaria affluenza di pubblico, tale da superare la capacità d’accoglienza del castello.